I nostri servizi consulenziali ricoprono le seguenti aree di intervento:

Ogni area di intervento è costituita da tre sezioni:

Descrizione generale della
macro-area di intervento e delle
sue problematiche più
frequenti.

Elenco dei benefici che è
possibile raggiungere grazie
all’intervento di Margotta
Manufacturing.

Parole chiave che rievocano
le peculiarità della macro
area in questione, in termini
di: strumenti, metodologie,
processi, caratteristiche, etc.

DIGITAL TRANSFORMATION

Scenario di partenza

  • vecchie procedure;
  • norme obsolete (radicalizzate da abitudini consolidate nel tempo).

Quanto sopra, deve essere implementato al fine di prevenire un duplice rischio:

  • dare vita ad un’azienda a due velocità dove la tecnologia guida l’organizzazione (è necessario un approccio attivo e non proattivo);
  • digitalizzare ogni informazione (anche gli sprechi).

In sintesi, digitalizzazione:

  • non è una parola magica, in grado di risolvere da sola tutti i problemi;
  • non è una tecnologia che con i suoi algoritmi automatizza quelle che prima erano procedure manuali (con un risparmio netto di costi di mano d’opera).

Per ottenere risultati misurabili e concreti è fondamentale che la scelta di software ed hardware siano adeguate ed ottimizzate alla propria realtà organizzativa, in termini di:

  • flessibilità
  • possibilità di sviluppi futuri
  • complessità di utilizzo
  • interfaccia con gli operatori

Obiettivi da raggiungere

  • Selezione delle soluzioni tecnologiche più appropriate
  • Analisi di convergenza tra IT (Information Technology) e OT (Operationals Technology)
  • Digitalizzazione responsabile dei processi

Tag di riferimento

  • Additive Manufacturing
  • Robotica collaborativa
  • Autonomous Mobile Robot – AMR
  • Digital twin
  • Smart factory
  • Open Innovation
  • Realtà aumentata
  • Big data
  • Cloud
  • IoT – Internet of Things
  • Lean 4.0
  • M2M – Machine To Machine
  • Manutenzione predittiva
  • RFID – Radio Frequency Identification

PROJECT MANAGEMENT

Scenario di partenza

Se la capacità di organizzare e gestire progetti è stata sino ad ora una prerogativa quasi esclusiva delle aziende operanti per commessa, oggi la cultura del lavoro per progetti sta trovando spazio presso tutte le PMI.

Il Project Management permette di organizzare il lavoro per progetti come scelta strategica in funzione della trasformazione dei principi di divisione del lavoro più tradizionali, fondati:

  • sulla specializzazione del lavoro;
  • sul riferimento gerarchico a un capo, inteso come meccanismo di coordinamento.

Questa filosofia manageriale è stata scelta da numerosi manager e imprenditori in quanto permette di ottenere i migliori risultati. I team di lavoro devono infatti:

  • porsi obiettivi;
  • pianificarne il raggiungimento;
  • controllarne il processo operativo.

L’essenza dell’organizzazione per progetti è la propensione delle persone a diventare protagoniste del proprio operato, in unione alla capacità di governare le componenti dell’ambiente lavorativo con logiche e tecniche precise e consolidate.

La collaborazione è insita nei metodi e nello spirito dell’organizzazione per progetti, ingegnerizzata all’interno delle tecniche e regole tipiche del Project Management: prima ancora che una filosofia manageriale è da vedersi come un approccio individuale alla gestione del lavoro.

Obiettivi da raggiungere

  • Pianificazione tempistiche e risorse
  • Controllo costi e calendario
  • Programmazione e controllo economico dei progetti
  • Livellamento delle risorse
  • Definizione delle responsabilità
  • Gestione del rischio

Tag di riferimento

  • Change Management
  • Risk Management
  • Project Engineering

OPERATIONS

Scenario di partenza

Più del 50% di tutti i prodotti realizzati dall’industria meccanica europea, sono realizzati in quantità inferiori alle 10 unità. Alla luce di questi recenti dati, le aziende hanno la necessità di organizzare i propri processi produttivi in un’ottica di massima

  • flessibilità
  • produttività
  • qualità

Un tale obiettivo è raggiungibile attraverso un’opportuna riorganizzazione dei processi in ottica lean, coadiuvata dall’inserimento di nuove soluzioni tecnologiche rivolte agli attuali mezzi produttivi, quali il Cellular Manufacturing (che permette di associare i vantaggi della linea dedicata alle organizzazioni flessibili), gli FMS, e tanto altro ancora.

Lo studio e l’approfondimento dei temi legati alla manutenzione hanno suscitato in questi ultimi anni un rinnovato interesse. Nella moderna produzione di beni industriali e di servizio di alta qualità, si assiste allo sviluppo di processi produttivi che si avvalgono di mezzi tecnologici sempre più sofisticati e costosi.

La corretta gestione di tali risorse produttive e l’adozione di politiche di manutenzione adeguate (che consentano l’ottenimento delle migliori prestazioni e di prodotti qualitativamente eccellenti) assumono quindi un’importanza rilevante e decisiva in un’ottica di economia complessiva dell’azienda.

Il controllo dei parametri affidabilistici dei sistemi consente di conseguire gli obiettivi di produttività fissati nei piani di budget. Permette, inoltre, il raggiungimento della costanza delle prestazioni del processo produttivo: aspetti spesso negletti e trascurati che incidono in maniera importante sulle prestazioni complessive dei sistemi.

Obiettivi da raggiungere

  • Accertamento dei tempi e dei metodi di montaggio
  • Valutazione della ridondanza dei macchinari
  • Configurazione dell’architettura delle linee e postazioni di assemblaggio
  • Scelta della cadenza della linea e dimensionamento delle stazioni
  • Riduzione dei set-up
  • Livellamento della programmazione di produzione
  • Adozione di sistemi produttivi pull
  • Ottimizzazione della programmazione
  • Riduzione delle scorte e dei wip
  • Minimizzazione della sovraproduzione
  • Riduzione dei prodotti difettosi
  • Livellamento delle risorse

Tag di riferimento

  • Lean Manufacturing
  • Layout di stabilimento
  • Analisi del flusso dei materiali
  • Value Stream Mapping – VSM
  • Sistemi MES, MRP, ERP, CRP
  • Schedulazione della produzione
  • Market oriented
  • Just In Time – JIT
  • Takt Time

LOGISTICS

Scenario di partenza

I magazzini sono presenti in tutte le realtà commerciali e industriali. All’interno di un impianto industriale esistono varie tipologie di magazzino:

  • materie prime
  • semilavorati
  • prodotti finiti
  • imballaggi
  • materiali di consumo
  • utensili
  • stampi
  • attrezzi
  • etc.

Ma quando si parla di magazzino, è necessario considerare anche un altro aspetto: capitale immobilizzato, con elevati interessi passivi, e soggetto anche ad un progressivo deprezzamento (in particolare prodotti deperibili e tecnologici). Pertanto, le scorte devono essere ridotte al minimo indispensabile.

I magazzini richiedono poi un notevole spazio. Ogni metro cubo destinato al magazzino incide sui costi aziendali (ammortamento, riscaldamento, illuminazione, etc.). Questo richiede un lavoro di ottimizzazione per la riduzione degli stessi attraverso:

  • La scelta e il dimensionamento dei mezzi di movimentazione interna
  • Le modalità di immagazzinamento
  • La tipologia e il layout di magazzino
  • I criteri di allocazione della merce nelle scaffalature
  • L’ottimizzazione dei tempi di missione prelievo e deposito

La movimentazione dei materiali e la distribuzione dei prodotti gioca un ruolo fondamentale nella logistica, in quanto assorbe una rilevante percentuale dei costi ad essa collegati.

Le decisioni fondamentali da prendere riguardano la scelta dei percorsi e dei mezzi di movimentazione, insieme al consolidamento dei materiali. In questa prospettiva, i principali drivers decisionali sono:

  • Il costo dei mezzi
  • La potenzialità di movimentazione
  • Il danneggiamento della merce movimentata

Obiettivi da raggiungere

  • Strategie di allocazione merci.
  • Incremento livello di servizio: tempo di consegna della merce, integrità dell’ordine, accuratezza.
  • Riduzione tempi di risposta dell’ordine.
  • Riduzione scorte e wip.
  • Dimensionamento magazzini e flotta logistica.
  • Massimizzazione potenzialità di movimentazione.
  • Incremento rendimento del sistema prodotto-imballo.

Tag di riferimento

  • Scorta di sicurezza
  • Reverse Logistics
  • Unità di Carico (pallettizzate) – UdC
  • Layout di magazzino
  • Indici caratteristici dei magazzini
  • Picking
  • Intermodalità

SUPPLIES

Scenario di partenza

Le attività di approvvigionamento sono influenzate da fenomeni esterni e da scelte strategiche, quali:

  • il dilemma del make or buy
  • le tendenze verso l’outsourcing
  • l’emergere di mercati collaborativi

Per governare opportunamente le attività di approvvigionamento è necessario rivederne i processi, l’organizzazione e il complesso di strumenti gestionali per selezionare, negoziare, valutare i fornitori ed effettuare le transazioni. Oggigiorno la definizione della strategia per la gestione integrata delle scorte minimizzandone il costo di gestione (costo di acquisto, costo di emissione dell’ordine, costo di immagazzinamento), attraverso opportuni modelli matematici, è un passaggio obbligatorio per qualsivoglia PMI.

Obiettivi da raggiungere

  • Efficienza: riduzione dei costi eliminando attività burocratiche e migliorando il coordinamento cliente/fornitore.
  • Strategie di negoziazione.
  • Velocità: ottimizzazione dei tempi e quindi riduzione dei lead-time di consegna fornitore, produzione e consegna al cliente.
  • Flessibilità: aumento della capacità di variare il mix produttivo e le date di consegna, in modo da seguire al meglio le richieste del mercato finale.
  • Qualità: la collaborazione operativa tra fornitore e azienda cliente permette di aumentare la conformità, attraverso lo scambio di conoscenze e informazioni.
  • Livello di servizio: miglioramento della puntualità e della completezza delle consegne, ovvero il livello di servizio offerto dall’azienda, che si riflette nella possibilità per il cliente di operare senza imprevisti e quindi servire al meglio i clienti finali.

Tag di riferimento

  • Modello a livello di riordino
  • Modello a intervallo di riordino
  • Economic Order Quantity – EOQ
  • Make or buy
  • Vendor rating
  • Supply Chain Management